Canto della capanna dal tetto di paglia
Ho costruito una capanna
di paglia in cui non c'è nulla di prezioso.
Dopo aver mangiato mi
stendo e dormo un poco.
Appena terminata la capanna sono spuntate delle
erbacce;
Ma l'uomo nella capanna vive tranquillo,
Non vuole vivere dove vive la gente comune,
Anche se la capanna è piccola, contiene
l'universo intero.
E nello spazio di pochi metri quadrati
Un bodhisattva del Grande Veicolo
ha una fede assoluta,
mentre le persone ordinarie non riescono a
trattenersi dal dubitare.
Questa capanna reggerà o
crollerà?
Deperibile o meno, il maestro originario è presente:
non
sta né a nord né a sud, né a oriente né a occidente.
Determinato e
perseverante, egli è insuperabile.
Una finestra che splende sotto i
verdi pini
Seduto, col capo coperto, tutto
si acquieta.
Così questo monaco di montagna non afferra più nulla.
Vive dov'è e non fa più alcuno sforzo per liberarsi.
Perché
disporre presuntuosamente dei seggi per sedurre discepoli?
Rivolgete la
vostra luce verso l'interno e tornate a voi stessi.
Il principio
infinito e inconcepibile non può essere né affrontato né
evitato.
Incontrate gli antichi maestri, diventate intimi coi loro
insegnamenti.
Legate fasci d'erba, costruite una capanna di paglia
e non abbandonatela più.
Lasciate passare i secoli e rilassatevi
completamente.
Migliaia di parole e un'infinità di idee
Se volete incontrare l'immortale che
vive nella capanna,
(Sekito
Kisen,
700-790)